La scuola costretta a traslocare a causa del terrorismo.
Dal 2015 il Burkina Faso è diventato un obiettivo di conquista per vari gruppi terroristici di matrice jihadista, dal 2020 ad oggi gli attacchi si sono intensificati ed estesi a buona parte del Paese. Tutto questo ha generato una situazione politico-sociale molto preoccupante, causando la morte di centinaia di persone, un flusso di oltre 1.800.000 profughi – di cui il 60% è rappresentato da bambini e ragazzi di età scolare – e la distruzione di 2.900 scuole.
Dal 2020 anche il territorio di Nouna è sotto attacco e tutto questo ha cambiato profondamente la vita dei suoi abitanti, soprattutto nei villaggi dove per problemi di sicurezza l’autorità militare dalla scorsa primavera ha deciso di chiudere le scuole elementari (in tutto il Paese le scuole chiuse sono oltre 4.000, circa il 17% del totale).
Baguirasso è un villaggio distante 9 km da Nouna. Da molto tempo abbiamo instaurato un buon rapporto con la sua comunità e da alcuni anni abbiamo aperto qui la scuola di orticoltura del Progetto “Io me la cavo!”. Purtroppo, anche la locale scuola elementare – che accoglie anche alcuni ragazzi di piccoli centri abitati vicini – è stata chiusa forzatamente, ma la comunità non si è data per vinta e ha deciso di traslocare la scuola a Nouna, trovando in affitto dei locali che possono ospitare i 122 studenti e chiedendo la nostra disponibilità a sostenere questo progetto.
Noi crediamo da sempre che una buona istruzione sia una delle migliori soluzioni per combattere non solo la povertà, ma anche l’espandersi della violenza jihadista; dopo un’attenta valutazione abbiamo deciso di sostenere questo bel progetto finanziando per tutto l’anno scolastico le spese di affitto dei locali e l’acquisto mensile di otto sacchi di mais.