L’accesso all’acqua potabile

Ancora oggi, nelle zone rurali come il territorio del comune di Nouna, circa il 50% della popolazione non ha accesso all’acqua potabile. Bere l’acqua non potabile ha delle conseguenze devastanti, compresa la morte degli individui più fragili come i bambini.

Per questo motivo in Burkina Faso costruire o riabilitare pozzi a pompa per garantire l’acqua potabile ad un numero sempre maggiore di persone è un obiettivo primario.

Nel rispondere a questa esigenza abbiamo compiuto una scelta particolare e consapevole che vale la pena illustrare. Molti pozzi a pompa costruiti negli anni ’80 sono stati abbandonati, perché per gli abitanti del villaggio il costo della riparazione (circa 800 euro) non era sostenibile. D’altra parte però l’investimento necessario per costruirne uno nuovo si aggira intorno a 7.500 euro. È questo il motivo per cui in questi anni ci siamo impegnati quasi esclusivamente nella riabilitazione dei pozzi danneggiati riuscendo così, con la stessa cifra, a soddisfare le esigenze di molti più villaggi.

Per ogni intervento gli abitanti dei villaggi aiutano i meccanici nel loro lavoro e risistemano la zona intorno al pozzo per impedire la formazione di fango, garantendo così adeguate condizioni igieniche. Inoltre, ogni volta che viene riabilitato un pozzo, viene costituito un comitato di gestione che serve a garantirne il corretto utilizzo e a raccogliere tra gli abitanti del villaggio i soldi da accantonare per le spese di riparazione in caso di guasto.