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Il Burkina Faso

Il Burkina Faso

PREMESSA
Il Burkina Faso, ex Alto Volta, è situato nell’Africa occidentale ed è senza sbocchi sul mare. Antica colonia francese indipendente dal 1960, è oggi una repubblica parlamentare con circa 20 milioni di abitanti. Burkina Faso, negli idiomi Mossi e Dioula, le due principali lingue indigene del paese, significa “la Patria degli uomini integri”.

LA STORIA
Come tutta l’Africa occidentale, la regione dell’attuale Burkina Faso fu abitata fin dall’antichità (dal 12000 al 5000 a.C.) da popolazioni di cacciatori-raccoglitori; strumenti di pietra di questo periodo sono stati ritrovati a partire dal 1973. I primi insediamenti agricoli apparvero fra il 3600 e il 2600 a.C. Tra il XV e il X secolo a.C. si sviluppò l’uso del ferro, della ceramica e della pietra levigata; a questo periodo risalgono anche i primi ritrovamenti che testimoniano riti funebri. Fra i popoli che abitarono la zona ci furono sicuramente i Dogon, localizzati nella parte settentrionale della regione, in seguito migrati verso Bandiagara. Altre popolazioni non ancora identificate costruirono alte mura nel sudovest e in Costa d’Avorio. Fra il XV e il XVI secolo d.C. la regione del Burkina Faso fu uno dei centri economici più importanti dell’impero Songhai.
I Francesi iniziarono la colonizzazione di questa regione nel 1896, sottomettendo il regno Mossi di Ouagadougou. Il regno divenne un protettorato e nel 1898 l’intera regione era sotto il controllo francese. Nel 1904 il protettorato fu annesso all’Africa Occidentale Francese, assieme agli odierni Senegal e Niger. I burkinabè parteciparono alla prima guerra mondiale all’interno della fanteria senegalese (tirailleurs sénégalais). Nel 1919 il Burkina Faso divenne una colonia separata (col nome di Alto Volta); il primo governatore fu François Charles Alexis Édouard Hesling. Il 5 settembre 1932, la colonia fu smembrata e suddivisa fra Costa d’Avorio, Mali e Niger. Fu ricostituita il 4 settembre 1947 con gli stessi confini che aveva in precedenza.
L’Alto Volta ottenne l’autogoverno l’11 dicembre 1958, diventando una repubblica e membro della Comunità Franco-Africana (La Communauté Franco-Africaine). Due anni dopo, il 5 agosto 1960, la Francia concesse l’indipendenza. Come per molti altri stati africani, il periodo successivo all’indipendenza fu caratterizzato da una forte instabilità politica. Un primo colpo di stato, nel 1966, portò al potere i militari fino al 1978. Il secondo colpo di stato, nel 1980, fu messo in atto da Saye Zerbo, rovesciato due anni dopo. Nel 1983 un contro-colpo di stato portò al potere Thomas Sankara che realizzò le più grandi riforme sociali (è a lui che si deve il cambio del nome da Alto Volta a Burkina Faso), a sua volta eliminato con un altro golpe nel 1987. Alla morte di Sankara divenne presidente Blaise Compaoré, rimasto in carica per più di 27 anni.
Il 31 ottobre 2014, dopo un’ampia sollevazione popolare contro una modifica costituzionale che gli avrebbe permesso un ulteriore rinnovo del mandato presidenziale, Compaoré si è dimesso ed è stato sostituito da una giunta militare provvisoria presieduta dal colonnello Yacouba Isaac Zida, in vista di nuove elezioni, da tenersi entro novanta giorni. Il 17 novembre 2014 arriva l’annuncio di un nuovo Presidente civile, Michel Kafando, mentre il colonnello Zida viene incaricato di formare un governo di transizione.
Il 17 settembre 2015, a seguito di un nuovo colpo di Stato, il generale Gilbert Diendéré, che con Compaoré al potere aveva ricoperto l’incarico di Capo di Stato Maggiore, ha preso il controllo del paese, facendo arrestare il presidente Michel Kafando (poi liberato il 18 settembre) e il primo ministro Yacouba Isaac Zida (poi liberato il 22 settembre). Il 23 settembre è stato raggiunto un accordo tra i lealisti e i golpisti e Michel Kafando è tornato al potere in attesa delle elezioni presidenziali previste per il 29 novembre. Queste sono state vinte da Roch Marc Christian Kaboré, con inizio di mandato il 29 dicembre 2015.

GEOGRAFIA
Il Burkina è un paese piano ed arido. La gran parte del territorio del Burkina Faso è costituito da un penepiano, in alcune zone mosso da poche colline. Il sudovest è invece dominato da un massiccio di arenaria; qui si trova la più alta vetta del paese, il Ténakourou (749 m s.l.m.).Il vecchio nome del paese, “Alto Volta”, si doveva a tre importanti fiumi che ne attraversano il territorio: il Mouhoun (precedentemente chiamato “Volta Nero”), il Nakambé (“Volta Bianco”) e il Nazinon (“Volta Rosso”). Il Mouhoun e il Comoé sono i due unici corsi d’acqua con presenza di acqua tutto l’anno. La siccità è un problema ricorrente del paese, specialmente nella zona settentrionale.
Il clima del Burkina Faso è principalmente tropicale, con due stagioni molto contrastanti: la stagione delle piogge, con precipitazioni comprese tra 300 mm e 1200mm, e la stagione secca, in cui soffia un caldo e secco vento dal Sahara. La stagione delle piogge dura circa 4 mesi, tra maggio/giugno e settembre. Il periodo più caldo dell’anno è tra marzo e giugno, mentre da dicembre a febbraio soffiano incessantemente i venti harmattan carichi di polvere che rendono il paesaggio fosco. La temperatura varia dai 15 ai 45 gradi Celsius.

POLITICA
Il Burkina Faso è una repubblica parlamentare. La Costituzione, del 1991 e approvata tramite un referendum popolare, ha instaurato un sistema semi presidenziale aperto al mutlipartitismo.
Il Presidente è eletto tramite suffragio popolare ogni 5 anni, per un massimo di due mandati, detiene il potere esecutivo e nomina il primo ministro. Il Parlamento è composto da due camere: l’Assemblea nazionale, composta da 127 membri, e il Senato (ex camera dei rappresentanti), attualmente ancora non operativo.
Il territorio è suddiviso in 13 regioni, 45 province, 350 dipartimenti, 359 comuni con sindaci eletti e circa 8.000 villaggi.

DEMOGRAFIA
L’aspettativa di vita è intorno ai 55 anni. L’età media degli abitanti è 17 anni. Il tasso di crescita della popolazione, secondo le ultime stime, è oltre il 3%. I burkinabè sono suddivisivi in due gruppi etnico-culturali, i Voltaici e i Mande.
I Voltaici, più numerosi, includono il sottogruppo dei Mossi che costituiscono circa la metà della popolazione. A causa del forte tasso di disoccupazione centinaia di migliaia di burkinabè migrano stagionalmente nei paesi confinanti in cerca di lavoro. Il 60,5% della popolazione è di fede islamica, il 23,2% cristiana (19% cattolica, 4,2% protestante) e il restante 16% è seguace delle religioni africane tradizionali animiste, oppure atea.
Come per altri paesi dell’Africa dell’Ovest, la lingua ufficiale è il francese, compreso però solo da circa il 20% della popolazione. Esistono più di 60 idiomi parlati nel paese; i principali, riconosciuti come lingue nazionali, sono il moré, il dioula e il foulfoudé, lingue comuni a diversi paesi dell’Africa occidentale.

NOUNA
Nouna è un comune di circa 90.000 abitanti situato nella provincia del Kossi, di cui è capoluogo, nel nord ovest del Burkina Faso, vicino al confine con il Mali.
A Nouna risiedono circa un terzo della popolazione, mentre negli altri 59 villaggi del territorio comunale, alcuni dei quali distanti anche 70 km, vivono circa 60.000 abitanti.
La popolazione locale è per la maggior parte Marka, con una minoranza consistente di Samo, Bobo e Fulani (o Peul). Sono presenti anche altre minoranze etniche, tra cui i Mossi (la tribù più numerosa del paese). La lingua prevalente è il Dioula che appartiene alla stessa famiglia del Marka.
Secondo una leggenda, il villaggio di Nouna venne fondato da un anziano della tribù Dafin che, trovando una fonte acquifera nella savana, avrebbe esclamato “N’nouna diara!” (sono felice!) e da questo il nome “Nouna”.

Elenco dei 60 villaggi del territorio comunale di Nouna:
Nouna (suddivisa in 7 settori)
Aourèma – Babékolon – Bagala – Bankoumani – Baré – Bisso – Bonkuy – Boro – Damandigui – Dantiera – Dara – Dembéléla – Dembo – Digani – Dina – Diondougou – Dionkongo – Farakuy – Kaki – Kansara – Karékuy – Kalfadougou – Kemena – Kéréna – Kombara – Konankoira – Konkuini – Kononiba – Korédougou – Koro – Léï – Mani – Lesser – Mourdie – Niankuy – Ouette – Pa – Patiarakuy – Saint John – St. Louis – Sampopo – Séré- Sériba – Sien – Simbadougou – Soa – Sobon – Cura – Sokoro – Solimana – Tébéré – Tenou – Thia – Tissi – Tombodougou – Toni – Tonkoroni – Tonséré – Zoun.

(fonti: Wikipedia – IndexMundi)

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