La casa di accoglienza per malati

I malati che hanno contratto il virus HIV si devono recare periodicamente all’ospedale di Nouna – l’unico della provincia del Kossi – per sottoporsi alle terapie antiretrovirali.

Chi proviene dai villaggi, se non ha qualche parente o conoscente che lo può ospitare, spesso rinuncia a curarsi. Nel 2009 è nata così l’idea di allestire una casa di accoglienza per ospitare i malati durante il periodo di cure. La casa è a poche decine di metri dall’ospedale, ha quattro camere con materassi, una cucina, una latrina, un pozzo e uno spazio esterno protetto da un muro, in modo da garantire la piena libertà e discrezione agli ospiti.

Dopo un affidamento iniziale all’associazione di volontariato Camps de l’Espoir, dal 2013 la casa è gestita dall’associazione di volontariato Kanu, la stessa che si occupa dei malati di HIV/AIDS.

È presente un custode, René, che ha il compito di accogliere gli ospiti e di far rispettare le regole di convivenza.

René, alcuni anni fa, dopo che gli è stata riscontrata la sieropositività, è stato ripudiato dalla famiglia e allontanato dal villaggio; dopo un primo periodo difficile, grazie a Camps de l’Espoir ha potuto riprendere il suo lavoro di sarto e successivamente ha iniziato l’attività di custode.

Negli anni l’alloggio è diventato un vero e proprio punto di riferimento e rappresenta un grosso incentivo per i malati a sottoporsi alle cure.